Ottava puntata: soft computing

Chi crede che un programma informatico sia una sorta di precisino digitale si dovrà ricredere ascoltando la puntata odierna. Infatti, nonostante sia auspicabile che quando si risolve un problema si applichi un metodo che fornisca una soluzione esatta, è vero anche che non sempre è possibile garantire che questa soluzione si possa trovare in un tempo ragionevole. Inoltre ci sono problemi di cui non si conosce una soluzione esprimibile tramite un algoritmo, come per esempio quello del riconoscimento del parlato. Eppure molti telefoni cellulari sono in grado di riconoscere i nomi dei nostri amici quando li pronunciamo. E come fanno?

Per attaccare problemi come questi si utilizzano approcci di vario tipo, che vanno sotto il cappello di metodi soft, o soft computing. Questi metodi abbandonano lo scopo di risolvere esattamente un problema, e in alcuni casi non si è nemmeno in grado di descrivere in modo preciso quale metodo venga seguito per trovare la soluzione. Ci si accontenta che questa sia accettabile nella maggior parte dei casi, vista l'impossibilità di trovare sempre quella migliore. D'altronde, chi di voi non ha mai inveito contro il cellulare perché ha sbagliato a comprendere il nome che avevamo appena pronunciato?

Oggi tentiamo di descrivere alcuni di questi modi di risolvere un problema e di spiegare come funzionano. E nel radiodramma potrete ascoltare anche alcuni stralci delle opere di un autore sintetizzato proprio usando uno di questi metodi: il grande Alessalo Svevoni!

Come al solito, chi si è perso la diretta può scaricare la puntata in formato MP3 e OGG.

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