Scimmie e scienziati

Chiunque sarebbe in grado di distinguere le migliaia di pagine scritte a caso dall'esercito di scimmie nel tentativo di riprodurre l'opera di Shakespeare dalle pagine di un buon libro.

Ma che succederebbe se, invece di battere i tasti completamente a caso, le scimmie prestassero attenzione a mettere i caratteri, o le parole, uno dopo l'altro imitando la frequenza con cui appaiono in un libro scritto in italiano (dove, ad esempio, ci sono di certo più vocali che "x", o "y")? e se non scegliessero ogni parola indipendentemente, ma tenessero traccia di quelle che hanno appena scritto per cercare di imitare meglio il testo?

Di certo non ne uscirebbero pagine di grande letteratura, ma in qualche caso l'effetto comico sarebbe assicurato, come nell'annuncio "Intrepido maniscalco offre fotografo amante giochi telefonici per trarre ispirazione. No odontoiatri", ottenuto grazie ad una grammatica casuale. Da una idea simile nascono i "generatori automatici" del blog Metilparaben che ad ogni apparizione rimbalzano sul web con effetti decisamente comici.

C'è un po' meno da ridere osservando che tramite un approccio simile alcuni ricercatori, del laboratorio di informatica ed intelligenza artificiale del MIT (una delle migliori Università americane, che ospita tra i migliori hacker del mondo), hanno generato degli articoli scientifici "casuali" (e quindi privi di vero contenuto scientifico) che sono però stati scambiati per veri articoli da alcune conferenze di settore. Sarà un caso, saranno geniali gli hacker del MIT, o certe confenze non sono poi così scientifiche?

Commenti